
Novembre - La ricerca di noi stessi nella relazione con l'altro
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Il mio ottobre è stato altalenante,
non sempre sono riuscita a portare a termine tutto ciò che mi ero riproposta ma sto imparando ad essere gentile con me stessa. So che non è facile introdurre nuove abitudini ma la ripetizione genera trasformazione, sempre. Nel mese di Novembre la mia attenzione resterà focalizzata sulle relazioni perché secondo Jim Rohn siamo la media delle cinque persone che frequentiamo ma soprattutto perché la relazione che abbiamo con gli altri è lo specchio della relazione che abbiamo con noi stessi.
Per Freud non ci scegliamo mai reciprocamente in modo casuale ma incontriamo chi esiste già nel nostro inconscio. La vita, quindi, ci ripresenta tutto ciò che non abbiamo ancora superato così cerchiamo con il lanternino la persona che ci fa toccare il nostro lato oscuro, per illuminarlo. In queste storie riemerge una sofferenza intensa, così familiare che spesso può portarci a scoprire di essere amati dall’altro allo stesso modo in cui abbiamo imparato ad amare noi stessi. Se da piccoli siamo stati amati troppo o troppo poco, da grandi cercheremo questo stesso tipo di amore, un amore che ci è familiare, l’amore che pensiamo di meritare.
Non è mai l’altro che mi fa così male, sono io che ho dentro una ferita che devo ancora guarire. La paura dell’abbandono, la paura del rifiuto o del non essere abbastanza, sono ferite antiche, sono ferite mie, l’altro c’entra poco o c’entra dopo.
Le nostre storie disfunzionali si ripetono fin quando non andiamo fino in fondo a parti di noi stessi che non vogliamo vedere. Nonostante la sofferenza, sono opportunità per rivivere e superare le dinamiche irrisolte che abbiamo dentro. Per amarci meglio, per amarci di più.
Novembre in breve
- Osserviamo le nostre relazioni, senza giudizio
- Gli altri ci ameranno come noi amiamo noi stessi
- Se non ci siamo sentiti amati abbastanza, ora amiamoci il doppio

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