Una bambina che cammina sulla spiaggia

Novembre - Alle vite che incrociano la mia

19 novembre 2024Tempo di lettura: 3 min
#Maslow #consapevolezza #Tolle #evoluzione

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Si rivela tutto solo dopo, quando comprendi che certe persone le dovevi incontrare e certe esperienze le dovevi vivere.


Inutile resistere a ciò che sono, è tempo di resa. Cammino nel mezzo delle mie contraddizioni, tra un radicato bisogno di libertà e un altrettanto radicato bisogno di coesione. Aperta al mondo e senza protezione, mi è sempre bastato uno sguardo per riconoscere gli incontri destinati a trasformarmi. Ma nella prima fase della mia vita, chiedevo salvezza, non trasformazione.


Ho incrociato chi mi è stato padre, fratello, complice e nemico. Chi mi è stata amica, madre o sorella fino a fonderci e confonderci. Chi si è stretta a me come una figlia e mentre accudivo lei, amavo parti di me.


Non c’era ordine o armonia, solo un gran bisogno di calore e appartenenza.
Nel 1954 lo psicologo Abraham Maslow propose un modello motivazionale dello sviluppo umano basato su una gerarchia di bisogni, disposti a piramide, in base alla quale la soddisfazione dei bisogni più elementari è condizione necessaria per fare emergere quelli di ordine superiore.


Alla base della piramide ci sono i bisogni essenziali alla sopravvivenza, solo salendo verso il vertice si incontrano i bisogni più complessi e immateriali.
Soddisfatti i Bisogni fisiologici (mangiare, bere, dormire …) abbiamo bisogno di Sicurezza (protezione e stabilità) e subito dopo di Appartenere, di sentirci parte di un gruppo (amare ed essere amati). Solo garantita la sopravvivenza, possiamo concentrarci su bisogni più alti, come il rispetto di sé e la realizzazione del nostro potenziale.


Ho sempre sentito che ogni persona che entra nella mia vita, è la persona giusta. Nulla accade per caso. Alcune relazioni sono durate il tempo necessario a garantirmi l’esistenza, altre hanno avuto le risorse per trasformare la dipendenza in interdipendenza.


Secondo Eckhart Tolle, se continui a perseguire il fine della salvezza attraverso una relazione, continuerai a restare deluso. Ma se accetti che la relazione esiste per renderti consapevole invece che felice, allora essa ti offrirà davvero la salvezza.


Così è successo che nella seconda parte della mia vita, le relazioni sono diventate il mio spazio di libertà, non mi vengono mostrate strade da seguire ma camminiamo insieme, tra una risata e l’altra, nel viaggio circolare verso noi stessi.


Ci sono amiche che non si sono mai mosse dal mio fianco e solo così mi hanno insegnato che guarire è sentire che tutte le versioni di me meritano amore e tenerezza. Poi c’è l’amico eterno, uno coscienza dell’altro, insieme custodiamo il ricordo dei bambini che eravamo.


Sempre curiosa e a cuore aperto, ho scoperto poeti nascosti in una piccola guardiola, maestri di vita in un bar, sognatori e filosofi vicino al mare o scrittori ancora senza libro. Alcuni incontri sono risvegli. Anche solo per un’ora, un giorno o una vita, restano tutti i miei migliori amici, perché nulla finisce mai davvero.

Novembre in breve

  • Se cerchiamo salvezza attraverso una relazione, resteremo delusi
  • ⁠Nessuno può mostrarci una strada da seguire
  • ⁠Le relazioni esistono per renderci consapevoli
  • ⁠Gli amici sono uno spazio di libertà
  • Alcuni incontri sono risvegli
  • ⁠Nulla finisce mai davvero 💓
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Laura

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